Siamo un gruppo di comuni cittadini, convinti sostenitori del Reddito di base incondizionato.
Vogliamo provare a far partire un vero dibattito su questo tema, per porre rimedio alla desolante ignoranza diffusa di questa misura, che può rivelarsi salvifica soprattutto per il nostro paese.
Con la nostra proposta, intendiamo porre con forza il tema del Reddito di base incondizionato sul tavolo dell’agenda politica italiana, perché riteniamo sia divenuto urgente. Proprio per il fatto che non è una misura semplice da implementare, ma, al contrario, complessa e laboriosa, riteniamo che si debba partire al più presto con una discussione seria, basata su dati oggettivi e non più sui pregiudizi, come spesso è avvenuto finora.
Vogliamo innanzitutto che la politica sia ispirata a un nuovo umanesimo, che rimetta la persona al centro.
Vogliamo che sia determinata in maniera razionale e su base scientifica, non emotiva.
Perché questo accada è necessario l’impegno della società civile, che spinga le forze politiche a ritrovare l’autorevolezza necessaria a spiegare all’elettorato cosa va fatto per risolvere i problemi che ci trasciniamo stancamente e rovinosamente da decenni.
A nostro avviso, quello di cui c’è bisogno ovunque, a partite dall’Italia, è:
Remunerazione minima,
Orari e periodi di lavoro fortemente ridotti,
Riforma fiscale che potenzi il prelievo sui consumi, a partire da quelli dannosi per la salute, l’ambiente e il clima,
Reddito di base incondizionato, da implementare per tutti, almeno fino al ceto medio e con piano pluriennale, a partire da chi sta peggio.
Vogliamo che sia rafforzata la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Vogliamo una piattaforma pubblica certificata e sicura, dell’Unione europea, con cui accedere a tutti gli istituti di democrazia diretta, nazionali e comunitari, e che consenta il voto online ai lavoratori e agli studenti fuori sede.
Rafforziamo la persona e la democrazia, avremo un mondo e un paese migliore.