
L’associazione RED Reddito Europa Diritti ha aderito alla manifestazione Una piazza per l’Europa, inviando questa missiva alla redazione del quotidiano La Repubblica:
Gent.ma Redazione,
La nostra associazione RED Reddito Europa Diritti ha l’Europa nel proprio nome, non possiamo che aderire alla manifestazione proposta da Michele Serra e non ci stupisce l’ondata di entusiasmo che essa ha suscitato, in un momento di nubi che si addensano sempre più fitte sulla nostra terra.
Ci siamo uniti per fondare questa associazione sulla scorta della mobilitazione per l’Iniziativa dei cittadini europei per il Reddito di base 2020-2022, per dare continuità a quell’impegno di cittadinanza, mettendo nero su bianco le nostre idee nel nostro Manifesto.
REDDITO E SERVIZI DI BASE – Manifesto per un nuovo umanesimo e un nuovo sistema socio-economico basato sul Reddito di Base IncondizionatoSiamo europeisti convinti, chiediamo strenuamente una maggiore integrazione, a chiare lettere invochiamo l’unione fiscale, la difesa comune e l’attuazione dei principi solidaristici proclamati dai trattati, rimasti in parte inchiostro sulla carta.
Per la battaglia che conduciamo ci collochiamo a metà strada tra il mondo di sopra dei consapevoli e il mondo di sotto dei diseredati delusi da tutto, che non credono più in niente. Chiediamo una svolta affinché tutti possano vedere nell’Europa la propria casa e non una matrigna. Vorremmo un’Europa capace di far dimenticare le delusioni del passato e consegnarle ai libri di storia.
Vogliamo finalmente un’Europa davvero unita, davvero democratica e rappresentativa degli interessi dei cittadini, a partire dai più svantaggiati. Vogliamo un’Europa capace di una vera politica estera comune, di trattare nella guerra in Ucraina (e in qualsiasi altro contesto) al posto dei singoli stati; di darsi un debito comune non solo per le emergenze, ma soprattutto di tassare la grande ricchezza; di organizzare un esercito comune (nel Manifesto ricordiamo la Ced che De Gasperi aveva caldeggiato con tutte le sue forze); di mettere al primo posto l’inclusione sociale e non la finanziarizzazione dell’economia; di assegnare più poteri legislativi diretti al Parlamento e meno alla Commissione; di darsi una vera Costituzione europea. Soprattutto vogliamo un’Europa capace davvero di reagire alle sfide presenti, ardue da far tremare i polsi, trovando una voce comune subito. Non c’è più tempo per i giochetti fratricidi degli ultimi decenni.
Se sono queste le aspirazioni di molti, se non di tutti, ma anche se c’è qualche sfumatura diversa tra i tanti partecipanti alla piazza invocata per l’Europa, come possiamo non far sentire anche noi la nostra (piccola, debole) voce insieme a tutti gli altri?
Ringraziamo dunque Michele Serra di aver lanciato questa mobilitazione e manifestiamo la nostra adesione. Faremo di tutto per partecipare il 15 marzo a Roma ed, eventualmente, in altre piazze.
Michele Gianella Presidente RED Reddito Europa Diritti
Mariella Vitale Vice presidente RED Reddito Europa Diritti
Siamo convinti che, nonostante i pronostici impietosi, le democrazie avranno ancora una volta la meglio sulle autocrazie. Ricordiamo a tutti che se non fossimo in una democrazia non potremmo portare avanti la battaglia del Reddito di base con strumenti di partecipazione diretta, come le Iniziative dei Cittadini Europei, che bisogna rafforzare e che contiamo di tornare a utilizzare, oltre a continuare, senza sosta, a interloquire con parlamentari e vari rappresentanti delle istituzioni.
Una piazza per l’Europa è l’occasione imperdibile per dire basta ai giochetti nazionalistici che danneggiano gli interessi dei cittadini e impediscono una pace vera, che solo la capacità diplomatica di un’Europa con una una sola voce può raggiungere, riscoprendo la sua più autentica vocazione.