Che cos’è un reddito di base incondizionato?
È un’erogazione mensile o annuale di una somma in denaro da parte della comunità politica di appartenenza, individuale, vita natural durante, a tutti i residenti in maniera incondizionata, senza alcuna contropartita e senza controllo delle risorse.
Come si finanzia il RBI?
Il RBI può essere introdotto agevolmente con un piano pluriennale, che vada a coprire, di finanziaria in finanziaria, in prima battuta i più bisognosi (per dare €1.000 a ciascun senzatetto basterebbero un miliardo e mezzo), poi andando ad estendere l’erogazione di una somma anche minima (€500) a ciascuna categoria cui il legislatore attribuisca una maggiore vulnerabilità o un interesse prevalente della collettività (ai ragazzi svantaggiati tra 12 e 24 anni per farli studiare, alle donne svantaggiate per aiutarle a gestire lavoro e maternità, ecc.).
Inoltre occorre riordinare, in senso progressivo, il prelievo sul consumo, detassare la produzione e colpire la rendita, oltre a introdurre o integrare tassazioni mirate su attività e prodotti da scoraggiare (carbon tax, plastic tax, sugar tax, IVA maggiorata su prodotti e alimenti dannosi per la salute, l’ambiente e il clima), da compensare (robot tax, Tobin tax da mantenere e anzi potenziare), o da remunerare (digital tax) e spingendo ulteriormente l’uso di pagamenti tracciati e sistemi informatici di incrocio dati per contrastare evasione ed elusione e rendere più semplice ed efficiente il sistema tributario nel suo complesso e colpire l’economia sommersa.
In questo modo, stanziando di anno in anno circa dieci miliardi alla volta, potenziando il gettito fiscale e riducendo il debito pubblico coi relativi interessi, sarà possibile in una legislatura assegnare il RBI a tutta la platea della povertà assoluta e relativa.
Nella legislatura successiva sarà possibile introdurre la detrazione fiscale corrispondente per tutti i ceti medio alti, a discrezione del legislatore.
La gente smetterebbe di lavorare?
Si può escludere che la gente smetterebbe di lavorare per varie ragioni:
- Le sperimentazioni attuate nel mondo dicono chiaramente che il RBI induce a smettere di lavorare solo i giovanissimi, consentendo loro di continuare a studiare.
- Soprattutto se l’assegno è basso conviene lavorare per avere più soldi.
- L’esperienza dimostra che la stragrande maggioranza delle persone non riesce a stare senza lavorare.
In ogni caso chi smettesse di lavorare avrebbe molti meno soldi.
Cosa succede a chi riceve un RBI, come si comporta?
I risultati delle sperimentazioni attuate nel mondo dicono che le persone quando ricevono il RBI restano inizialmente disorientate, poi, dopo due mesi si abituano all’idea, iniziano a vivere più serene, a curare meglio l’alimentazione, la salute fisica e psichica, fanno progetti di vita migliore, si ritagliano più tempo per gli affetti e la vita di relazione. I senzatetto, in massima parte, lasciano la strada, fanno corsi di formazione e si reinseriscono. Il consumo di sostanze stupefacenti e le dipendenze diminuiscono. La criminalità diminuisce. Il tasso di scolarizzazione cresce di molto.